La stufa e il camino a legna rappresentano un grande classico della casa, tanto da essere considerati i veri riferimenti del focolare domestico nell'immaginario collettivo. A questi due generatori di calore classici si sono aggiunte negli ultimi anni le caldaie a legna, capaci di sostituire in toto quelle funzionanti a gas e gasolio.

Fatta questa doverosa premessa, cerchiamo ora di individuare i punti di forza di una forma di riscaldamento di questo tipo e valutare perché l’utilizzo della legna è ancora una scelta conveniente nonostante le numerose alternative degli impianti moderni a biomassa. 

Cos'è il riscaldamento a legna?

Da sempre l'umanità usa la legna per scaldarsi: è stato il primo tipo di combustibile che i nostri antenati hanno usato nelle caverne, ed è una soluzione che viene usata tuttora per riscaldare le nostre case. Il riscaldamento a legna viene considerato come una tipologia di riscaldamento basata su fonti rinnovabili. A differenza di petrolio e gas che impiegano centinaia di anni a formarsi, è chiaro come i tempi per la crescita di foreste, sempre più coltivate in maniera sostenibile, siano nettamente inferiori.

Quindi, optare per una stufa, un camino o una caldaia funzionante a legna potrebbe essere una scelta assolutamente funzionale, pratica e comunque ecologica.

Vantaggi riscaldamento a legna

La presenza di una stufa per riscaldare l'aria, viene percepita come maggiormente naturale rispetto ad altre forme di riscaldamento: la presenza di una fiamma visibile e dei caratteristici scoppietti di un legno che bruci, possono produrre una sensazione di relax e naturalezza di sicuro superiore a quanto accade con il riscaldamento a gas o a gasolio.

Il riscaldamento a legno è molto vantaggioso dal punto di vista economico: infatti il legno può costare fino a un massimo di 20 euro al quintale, che si traduce in una cifra attorno ai 370 euro per riscaldare una casa di circa 100 metri quadrati. Chiaramente questo numero potrà variare a seconda di altri elementi, come la posizione della casa, o la tipologia di infissi e la presenza di un cappotto esterno. 

La stufa a legna non ha bisogno di corrente elettrica per funzionare (a differenza per esempio delle stufe a pellet): quindi se si prevede che vi possano essere situazioni in cui non sempre la corrente elettrica possa essere garantita, di sicuro il riscaldamento a legna è la soluzione più indicata.

In caso di ristrutturazione edilizia, il riscaldamento a legna è incluso nelle categorie che possono ottenere detrazioni fiscali, che verranno poi rimborsati sotto forma di crediti d'imposta per una durata di 10 anni. Non solo, c'è anche l'opzione del conto termico, attraverso il quale si percepisce entro 2 o 3 mesi dall'acquisto, un bonifico a rimborso parziale che può arrivare a 5mila euro!

Svantaggi del riscaldamento a legna

Mentre le stufe o caldaie a pellet prevedono la presenza di serbatoi più o meno grandi, e sistemi che automaticamente a seconda della necessità andranno a recuperare il pellet da bruciare, le stufe, i camini e caldaie a legna devono essere caricate quotidianamente.

La legna occupa chiaramente spazio, e non tutti hanno la fortuna di vivere in montagna o in campagna, in prossimità della materia prima, che oltretutto va stagionata per permettere un rendimento ottimale. Per questo motivo è importante prevedere la disponibilità di spazi adeguati sin dall'inizio, in modo da evitare di doversi recare troppo spesso a comprare legna, per colpa di un garage o una cantina troppo piccoli. 

Mentre per il riscaldamento a gas, a gasolio o a pellet non ci sono problemi di sporcizia, nel caso del riscaldamento a legna bisognerà prestare attenzione, in quanto chiaramente la presenza di ciocchi di legna e di ceneri da ripulire potranno portare ad una maggiore sporcizia nell'area attorno alla stufa, anche usando i bidoni aspira-cenere, o particolari mobili portalegna.

Conclusioni

Ovviamente, come per qualsiasi situazione, non esiste una soluzione ideale in grado di garantire solo benefici. Qualsiasi opzione in ordine al sistema di riscaldamento, domestico o industriale che sia, comporta un'attenta valutazione di tutti i fattori, al fine di scegliere la soluzione più ragionevolmente equilibrata per le nostre esigenze e le nostre finanze. Quindi, meglio valutare e soppesare con calma e rivolgersi eventualmente a un tecnico certificato.

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